Coronavirus ed epilessia

Qui di seguito vi riportiamo un estratto delle risposte a domande frequenti (FAQ) del Prof. Dr. med. Stephan Ruegg, neurologo, membro del comitato della Lega Svizzera contro l’Epilessia.
Le considerazioni complete sono visibili al link https://www.epi.ch/it/lepilessia-in-breve/faq/  
 
Il coronavirus è particolarmente pericoloso in relazione all’epilessia?
Di per sé le persone affette da epilessia non rientrano nelle categorie a rischio. Questo cambia se oltre all’epilessia sono presenti altre malattie.
Ad ogni modo tutti devono proteggersi da un contagio e seguire le raccomandazioni sanitarie.
  

Gli antiepilettici attaccano il sistema immunitario rendendo le persone più vulnerabili?

La maggior parte delle persone affette da epilessia ha un sistema immunitario normale, se non è indebolito da altre malattie o trattamenti. Solo rari metodi di trattamento indeboliscono il sistema immunitario, ad esempio l’ACTH Ormone adrenocorticotropo, gli steroidi e le immunoterapie, nonché in misura minore per la fenitoina, il fenobarbital o il primodone (Mysoline®).

È comunque imperativo continuare ad assumere gli antiepilettici.
 
 
Le crisi epilettiche aumentano in caso di infezione da Covid-19?
La febbre può provocare delle crisi epilettiche. Altri possibili fattori scatenanti sono lo stress, l’ansia o la mancanza di sonno, l’assunzione irregolare di cibi, bevande o medicamenti (ad es. a causa del vomito). Stando alle informazioni attuali, il rischio di crisi supplementari legate al Covid-19 è piuttosto basso per la maggior parte delle persone affette da epilessia.
 
 
Devo indossare una mascherina facciale nonostante la mia epilessia?
Con un’epilessia ben regolata è ragionevole indossare una mascherina. Nella peggiore delle ipotesi, una mascherina che non si adatta bene può scivolare durante un attacco e bloccare le vie respiratorie. È importante che la mascherina sia di buona qualità e che sia allacciata con cura.  Per le persone gravemente colpite, gli accompagnatori devono ricevere istruzioni adeguate. Se ci sono altri motivi medici per non indossare la mascherina, questi devono essere discussi individualmente con il medico di famiglia o il neurologo, che può anche rilasciare un certificato corrispondente.
 
 
Cosa fare se le crisi aumentano dopo un contagio?
In queste circostanze, telefonate al vostro medico di famiglia e al vostro neurologo curante e seguite le loro istruzioni. Può essere opportuno in questo caso avere un medicamento di emergenza di scorta. Se una crisi convulsiva dura più di 3 minuti e non si dispone di alcun medicamento di emergenza o se questo non fa effetto, bisogna proteggere la persona interessata da lesioni e chiamare il 144.
 
 
I farmaci rimarranno disponibili
Anche prima della pandemia, c’erano occasionali penurie di medicamenti contro l’epilessia. Raccomandiamo di farvi una piccola scorta personale: procuratevi per tempo una nuova ricetta.
 
Stato ottobre 2020