Cure del passato

Nella moderna concezione, l’epilessia é giustamente trattata come un disturbo neurologico e quindi curabile con degli antiepilettici e/o con cure complementari, separandosi dalla concezione un po’ “malefica” del passato, in cui significati “magici” e “sacri” si fondevano alle effettive proprietà terapeutiche delle cure usate allora.   La presentazione delle tre piante medicamentose ha lo scopo di dimostrare come già in tempi più o meno remoti i soggetti che soffrivano di epilessia venivano seguiti ed eventualmente curati con la somministrazione di estratti naturali, oggi riconosciuti per la loro tossicità oppure per altre proprietà terapeutiche.


Elleboro:



Nome comune: Rosa di Natale
Nome scientifico: Helleborus niger
Famiglia: Ranuncolacee
Descrizione e caratteristiche:pianta erbacea perenne alta dai 15 ai 30 cm. Geofita rizomatosa              
Foglie :di colore verde scuro, coriacee e persistenti, hanno rizoma nerastro orizzontale ingrossato di 1 cm, portante 1-2 foglie. Il picciolo è lungo 10-30 cm, con 7-9 segmenti, acuti e dentati nella parte terminale, quelli laterali portati da un picciolo comune. Lo scapo è nudo, robusto
Fiori: generalmente solitari, sono 1 o 2 per scapo di 20-40 cm, grandi e magnifici costituiti da 5 sepali bianchi, soffusi di rosa-bruno all'esterno, i tepali hanno forma ovale e oblanceolato-spatolati, contornano un cuore giallo inteso
Fioritura: è il fiore invernale per antonomasia. La Rosa di Natale fiorisce in pieno inverno, molto precoce nei boschi di montagna.
Fiorisce in inverno-primavera nei boschi di latifoglie e di pino silvestre umiferi, neutri o con calcare, più o meno sassosi. La varietà  macranthus è la più tardiva
Habitat: terreno umido ombreggiato. È presente nel sottobosco di pinete di Pino silvestre e Pino nero, nelle zone submontane e montane, nei boschi submediterranei, su substrato calcareo, da 300 a 1.000 m slm (anche da 50 a 1.800 m). Insediamento in Europa centro-meridionale
Proprietà farmaceutiche:pianta fortemente tossica, vescicante, nell'antichità fu usata per curare le malattie mentali e come vermifugo. Oggi questa pianta non è più usata per la sua pericolosità e per la difficoltà di dosaggio
Curiosità:          
viene definito “purificatore dagli umori peccanti”*
Dioscoride dice che le viti che crescono ove ci siano molti ellebori nelle vicinanze fanno un vino con proprietà purgative…


Peonia:



Nome comune: Peonia
Nome scientifico: Paeonia          
Famiglia: Ranuncolacee
Descrizione e caratteristiche:          
genere di 33 piante erbacee perenni e di arbusti rustici, coltivati per i fiori e per il fogliame ornamentale. A dipendenza della specie l’altezza varia da 40 cm fino ad un massimo di circa 2m

Foglie: pennate, con numerose foglioline di dimensioni e forme irregolari, che possono essere lobate o non lobate
Fiori: grandi, appariscenti, tondeggianti , profumati e dai colori brillanti (rosso, rosa, bianco o porpora
Fioritura: da maggio a luglio a dipendenza della specie
Habitat:si piantano in autunno o anche in primavera, in terreno di medio impasto, umido, ma ben drenato, in posizione parzialmente ombreggiante. Richiede parecchi anni per ambientarsi e anche fiorire, perciò non deve essere trapiantata
Proprietà farmaceutiche:oggi la si ritiene solamente un antispasmodico-sedativo, utile nei disturbi nervosi e calmante della tosse caninaCuriosità:la peonia, la pianta “antiepilettica” per antonomasia,* pianta tossica, era ritenuta un tempo antiepilettica.
"Questa radice portata al collo caccia via ogni fantasma notturno che rende irrequieto il sonno”

E' una pianta velenosa e protettissima.


Vischio:



Nome comune: Vischio
Nome scientifico: Viscus album                    
Famiglia: Loranthaceae
Descrizione e caratteristiche:          
genere di 60-70 specie di arbusti sempreverdi rustici, emiparassiti, dioici e tondeggianti.
Questa pianta è un parassita senza radici, che si alimenta della linfa dal proprio “ospite"

Foglie: le foglie sono coriacee, oblungo-lanceolate, ad apice arrotondato
Fiori: i fiori giallo-verdi, maschili e femminili più piccoli, si formano su piante separate, riuniti in fascetti ascellari o terminali; sulle piante femminili si formano frutti bianchi, traslucidi, di forma tondeggiante, grossi come un pisello, che contengono una polpa appiccicaticcia ed un solo seme appiattito
Fioritura: i fiori sbocciano da febbraio ad aprile; mentre i frutti compaiono da settembre a gennaio.
La moltiplicazione avviene in febbraio-marzo quando i semi si insidiano nelle spaccature della corteccia delle piante e la loro germinazione può avvenire da  2 a 3 mesi

Habitat: il vischio è una pianta diffusa in Europa e in Asia settentrionale, che cresce su diverse specie arboreeProprietà farmaceutiche:da sempre considerata un “toccasana”, il vischio è una pianta dalle proprietà diuretiche, ipotensive, antispasmodiche e stimola le difese immunitarie, la cui parte utilizzata è la foglia e il rametto.
Abbracciarsi sotto il vischio per il Natale - Festa del Sole era benaugurate: il vischio era chiamato “guarisci-tutto” per le sue proprietà medicinali
Curiosità: regalare un mazzetto di Vischio è di ottimo auspicio, si dice porti fortuna e ricchezza, felicità e aiuti a superare gli ostacoli. Fra le piante considerate magiche il Vischio è la più sacra.
Sempre i Druidi la raccoglievano con un falcetto d'oro e la conservavano scrupolosamente, considerando come la sua natura inviti a superare ogni dolore e calamità, convinti che possa assicurare il bel tempo, un raccolto abbondante e la protezione contro i malefici
I Druidi, antichi stregoni celtici, lo somministravano agli epilettici, come cura “infallibile”*
*Fonte: NIS epilessia, una storia
Qualche curiosità storica sulle cure dell’epilessia…